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Testamento |
Identificativo Linzi052 |
Datazione 1436 aprile 4 |
Regesto Ma[ria] di […] di Antonio di Giacomo Gomba barbiere de Galenechi abitante a Candia (?), essendo malata, detta il proprio testamento e nomina suo commissario il marito Giovanni; chiede di far celebrare alcune messe in suffragio della sua anima, disponendo alcuni legati a titolo singolare. Infine nomina suo erede il figlio Giacomo. |
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Testamento |
Identificativo Linzi082 |
Datazione 1475 febbraio 10 |
Regesto Leonardo del fu Candussio sarto da Asio abitante a Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e, tra le altre cose, lascia all’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo due quarte di frumento, da pagarsi in perpetuo ogni anno, affinché i camerari facciano celebrare in sua memoria tre messe annuali, per un valore di sei soldi ciascuna. |
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Testamento |
Identificativo Linzi083 |
Datazione 1475 aprile 24 |
Regesto Donna Sulana del fu Culissino da Meduno abitante a Spilimbergo detta il proprio testamento e, tra le altre cose, lascia all’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo un suo terreno di circa mezzo iugero sito nelle pertinenze di Sequals, affinché i camerari facciano celebrare ogni anno il suo anniversario con due messe. |
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Testamento |
Identificativo Linzi185 |
Datazione 1540 febbraio 21 |
Regesto Domenico del fu Lorenzo Gidus da Pinzano, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto nel cimitero della chiesa di S. Martino di Pinzano, nel tumulo dei suoi avi, oppure presso S. Maria di Spilimbergo. Lascia alla chiesa dell’ospedale di S. Giovanni Battista un suo pezzo di terra arativa con piante di viti e alberi sito nelle pertinenze di Pinzano, in località detta In tal Sider, purché la fraterna dia tre lire di soldi a Leonardo del fu Bortolussio suo fratello. Infine, egli nomina suo erede universale lo stesso Leonardo. |
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Testamento |
Identificativo Linzi026 |
Datazione 1383 agosto 9 |
Regesto Francesca vedova del fu Inghelmaro pellicciaio da Spilimbergo, essendo malata, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolta presso la chiesa di [S. Maria] di Spilimbergo; tra le altre cose, lascia alla chiesa di S. Pantaleone un letto con la sua lettiera. Infine nomina sua erede universale la chiesa di S. Maria di Spilimbergo. |
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Testamento |
Identificativo Linzi024 |
Datazione 1382 luglio 12 |
Regesto Agnese detta “Fugata” da Spilimbergo detta il proprio testamento e chiede di esser sepolta presso la chiesa di S. Maria di Spilimbergo; tra le altre cose, lascia alla chiesa di S. Pantaleone di Spilimbergo un letto con coltre, piumino e lenzuola. Infine, nomina sue eredi le figlie [Agatussa e Anna]. |
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Testamento |
Identificativo Linzi181 |
Datazione 1538 maggio 11 |
Regesto Simone murario del fu Leonardo di Lucia da Castelnovo abitante a Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto nel cimitero della chiesa di S. Maria di Spilimbergo, accanto alla sepoltura del suocero. Lascia un legato annuo di tre lire di soldi alla chiesa di S. Nicolò di Castelnovo, purché vi si celebrino due messe annue per l’anima sua, della moglie e dei genitori. Al fratello Andrea lascia dieci soldi, nominando sua erede universale la moglie Matiussa del fu Battista di Antonio Canciani de Broilo da Spilimbergo. Infine, egli precisa di aver pagato certi debiti del defunto suocero Battista verso l’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo, verso il nobile Edoardo dei signori di Spilimbergo, Giovanni Daniele di Vincenzo calzolaio, Paolo sarto da Arba abitante a Udine e Simone ebreo da Spilimbergo, e tutto ciò oltre alle spese del vitto del suocero per oltre tre anni. |
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Testamento |
Identificativo Linzi215 |
Datazione 1563 marzo [22] |
Regesto Leonarda del fu Zanino Muzaielli da Spilimbergo, vedova di Giovanni da Casarsa, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolta nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo, accanto al marito. Lascia in legato all’ospedale di S. Giovanni Battista un livello di due lire e tre soldi e mezzo, che verrà pagato da Salvatore del fu Tommaso di Salvatore da Gradisca, affinché i camerari dell’ospedale facciano celebrare quattro messe per l’anniversario suo e del marito. Infine, nomina suo erede universale il fratello Giusto. |
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Testamento |
Identificativo Linzi207 |
Datazione 1556 agosto 3 |
Regesto [Nicola del fu Giovanni Zenar da Spilimbergo] detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto nel cimitero di S. Pantaleone, nel tumulo accanto al padre, oppure nella chiesa di S. Maria, nel tumulo degli Adalardis. Dispone un legato annuo di due quarte di frumento in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista e lascia all’altare del Santissimo Corpo di Cristo nella chiesa di S. Maria la somma di un ducato, da pagarsi semel tantum, cui aggiunge un ducato per la chiesa di S. Maria. Dispone vari legati a titolo singolare in favore del nipote ser Marco Bocasso da Udine e delle nipoti Bartolomea e Paola, delle figlie Caterina e Agnese, del nipote Nicola del fu Mattia e della nipote Ursula del fu Cecco. Infine, nomina suo erede universale il genero ser Matteo del fu ser Domenico de Fontanellis, marito di sua figlia Agnese, confermando quanto disposto al tempo delle loro nozze, come risulta da uno scritto del notaio ser Partenio Cisternini. In caso di morte di tutti i discendenti, l’eredità passerà all’ospedale di S. Giovanni Battista. |
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Testamento |
Identificativo Linzi192 |
Datazione 1544 settembre 26 |
Regesto Maddalena del fu Matteo da Spilimbergo, serva (famula) di prete Scipione altarista in S. Maria di Spilimbergo, essendo malata, detta il proprio testamento e dispone un legato di dieci ducati semel tantum in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista, affinché si facciano celebrare ogni anno quattro messe per il suo anniversario. Infine, nomina suo erede universale detto prete Scipione. |
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Testamento |
Identificativo Linzi001 |
Datazione [1301 maggio] 12 |
Regesto Guecello sarto del fu […] abitante a Portogruaro detta il proprio testamento e chiede di esser sepolto presso la chiesa di S. Andrea di Portogruaro; vuole che il suo funerale sia celebrato da sei sacerdoti, cui spetteranno quattro soldi ciascuno; lascia poi dieci soldi alla chiesa di S. Andrea, cinque soldi al pievano, dieci alla chiesa di [S. Cristoforo], dieci alla chiesa di S. Maria appartenente ai frati minori di Portogruaro; inoltre dispone un altro legato di una libbra d’olio per il lume di ciascuna di queste chiese. Alla moglie Blasia lascia una certa rendita, oltre alla disponibilità della dote, infine nomina suoi eredi i figli e le figlie: Benvenuto, Francesco, Martino, Andrea, Benvenuta e Agnese. |
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Testamento |
Identificativo Linzi194 |
Datazione 1546 agosto 6 |
Regesto Ser Daniele del fu ser Giovanni [de Cimatoribus] da Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto presso la chiesa di S. Maria di Spilimbergo, nel tumulo dei suoi avi. Lascia come legato in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista un affitto di cinque staia di frumento, al fine di contribuire alla dote delle fanciulle povere; inoltre dispone un altro legato di uno staio di frumento, come sopra, affinché si facciano celebrare ogni anno due messe per il suo anniversario. Infine, nomina suoi eredi universali i figli Giovanni e Giuseppe. |
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Testamento |
Identificativo Linzi201 |
Datazione 1552 maggio 10 |
Regesto Pasquale del fu Domenico di Gabriele da Aurava abitante a Sbroiavacca detta il proprio testamento e dispone un legato in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, assegnandovi un censo annuo di due quarte di frumento, dovuto da Angelo di Cecco [Stivali] da Gradisca, affinché si facciano celebrare ogni anno due messe per il suo anniversario. |
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Testamento |
Identificativo Linzi190 |
Datazione 1544 gennaio 31 |
Regesto Matiussa del fu Battista Canciani da Spilimbergo, vedova di Simone carpentario da Castelnovo, essendo malata, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolta nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo, accanto al marito. Lascia all’ospedale di S. Giovanni Battista la sua casa sita a Spilimbergo, in Borgo nuovo, affinché sia celebrato ogni anno il suo anniversario con cinque messe e veglie. Al nipote Battista del fu Ventura Cacitti lascia il suo letto e la sua parte della casa paterna, sita fuori dalla porta di Spilimbergo, tenuta in affitto da Giacomo del fu Daniele di Giacomo Canciani; dispone quindi altri legati in favore delle nipoti Ciussia, sorella di Battista, Tommasina del fu Leonardo di Michele da Vacile moglie di Stefano de Griglions, Maria di ser Francesco del fu Girolamo da Casarsa abitante a Spilimbergo, e Nida da Sequals abitante a Spilimbergo. Infine, nomina suo erede universale il nipote ser Francesco del fu Girolamo da Casarsa. |
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Identificativo Linzi038 |
Datazione 1409 febbraio 5 |
Regesto Donna Palma vedova del fu Uberto da Spilimbergo, essendo malata, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolta nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo. Tra le altre cose, lascia alla fraterna di S. Giovanni di Spilimbergo, una sua decima da riscuotersi in Basaldella., a patto che essa non richieda il miero d’olio che i suoi antenati erano soliti pagare alla chiesa. Infine nomina sua erede la chiesa di S. Maria di Spilimbergo. |
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Identificativo Linzi009 |
Datazione 1359 agosto 23 |
Regesto Nicolò del fu Raimondo Balisterii da Moruzzo, ora abitante a S. Daniele, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolto presso la chiesa di S. Michele di S. Daniele, cui lascia per l’anno in corso un legato di venti denari aquileiesi, mentre a ciascuna chiesa nelle pertinenze di S. Daniele lascia dieci denari; alla chiesa di Ognissanti di Mels lascia una sua braida in località “Codugnella” affinché vi si celebri l’anniversario del suocero, dominus Enrico, della suocera e di donna Altaflora, loro figlia e moglie del testatore. Lascia un’altra braida in quello stesso luogo ai frati minori di Udine, in modo che essi facciano sua memoria nelle loro preghiere. Lascia alla sua seconda moglie, donna Benedetta di Enrico del fu ser Ottone da Spilimbergo, la somma di cinquecento lire di soldi, in parte ricevuta come dote. Ordina quindi che, se i figli Tommaso e Rainaldo non raggiungessero la maggior età, dovranno succedergli nell’eredità le figlie Caterina e Margherita; se invece tutti questi morissero senza discendenti, i suoi beni di Moruzzo spetteranno a detta chiesa di S. Michele, luogo della sua sepoltura, dove si farà memoria del suo anniversario con quattro sacerdoti e con tre staia di frumento e uno staio di fave, mentre la moglie resterà usufruttuaria dei suoi beni e diritti: dopo la morte di lei, la sua casa di Udine, sita in borgo Gemona, spetterà al monastero dei frati minori di Udine. Dispone quindi altri legati a titolo singolare, e infine nomina suoi eredi i figli Tommaso e Rainaldo. |
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Identificativo Linzi012 |
Datazione 1363 luglio 8 |
Regesto Nicolò del fu Leonardo Bonini da Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e, tra le altre cose, ordina che si facciano celebrare dodici messe nella chiesa dell’ospedale di S. Pantaleone di Spilimbergo: quattro per l’anima di suo padre Leonardo, quattro per la madre Subetta, e le rimanenti quattro per l’anima del testatore. Ordina che siano fornite ogni anno a detto ospedale sei tuniche di panno “griso”, da pagarsi sui suoi beni. Infine nomina suoi eredi i fratelli Simone e Francesco. |
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Identificativo Linzi046 |
Datazione 1424 settembre 7 |
Regesto Antonio del fu Enrico Cirotini da Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolto nel cimitero accanto alla chiesa di S. Maria di Spilimbergo, entro la tomba paterna. A detta chiesa di S. Maria lascia semel tantum mezza marca di soldi, e allo stesso modo lascia quattro lire di soldi ai sacerdoti, affinché preghino per lui; lascia all’ospedale dei Ss. Giovanni e Pantaleone 80 ducati, che verranno tolti dalla sua eredità per l’acquisto di uno stabile, il cui reddito annuale verrà devoluto al sostentamento dei poveri dell’ospedale. Alla sorella Maddalena, moglie di Pietro del fu Francesco de Lava da lascia una sua braida presso Arzenutto di Valvasone, obbligandola a far celebrare l’anniversario del testatore e dei genitori. Infine, egli nomina sua erede universale la moglie Pidrussa del fu ser Francesco da Ragogna, e dopo la sua morte i beni dell’eredità verranno ripartiti tra vari beneficiari, compreso l’ospedale di Spilimbergo. |
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Identificativo Linzi213 |
Datazione 1560 maggio 25 |
Regesto Mattia pellicciaio del fu Daniele Perissini da Zoppola abitante a Spilimbergo detta le proprie ultime volontà e lascia in legato all’ospedale di S. Giovanni Battista la somma di dieci ducati, affinché vi si facciano celebrare due messe per il suo anniversario; egli vuole che il legato venga investito dai camerari nell’acquisto di un livello che frutti un interesse del sette per cento. Infine, egli nomina suoi eredi universali i figli ser Daniele, Giuseppe, ser Lodovico, Valerio e Alessandro. |
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Identificativo Linzi040 |
Datazione 1416 luglio 16 |
Regesto Giovannutto sarto del fu Odorico da Provesano abitante a Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolto nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo, alla cui chiesa lascia metà della sua casa, a patto che i camerari facciano celebrare ogni anno il suo anniversario con tre sacerdoti; all’ospedale dei pauperes Christi di S. Giovanni di Spilimbergo lascia una braida sita nel “saletto” di Spilimbergo, purché i camerari della fraterna facciano celebrare ogni anno il suo anniversario con quattro sacerdoti. Infine nomina sua erede universale la moglie Collotta. |
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