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Identificativo Linzi060 |
Datazione 1448 novembre 1 |
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Affrancazione di un livello |
Identificativo Linzi058 |
Datazione 1448 aprile 14 |
Regesto Poiché Domenico del fu Giovanni seraturarius da S. Daniele pagava un livello annuo di nove soldi e cinque piccoli alla chiesa di S. Giacomo di Coseano su una sua cantina coperta di paglia sita in S. Daniele, ora versa ai camerari di detta chiesa la somma di quindici soldi, affrancando almeno la corresponsione annua dei cinque piccoli. |
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Autenticazione di un atto di procura |
Identificativo Linzi225 |
Datazione 1579 marzo 28 |
Regesto Il doge Nicolò Da Ponte certifica che il notaio veneto Pietro Giovanni Mamoli ha pubblicato un instrumento mediante il quale Bernardino da Valle nomina suo procuratore Girolamo Averoldo. Tale instrumento notarile ha piena fede pubblica. |
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Cessione |
Identificativo Linzi113 |
Datazione 1506 marzo 24 |
Regesto Poiché Mattia di Antonio da Domanins aveva obbligato una sua braida posta in località Rivota, un campo in località Chrayas e un prato in località Clusit, nelle pertinenze di Domanins, ricevendo dieci ducati dall’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, cinque ducati dal nobile Alberto di Spilimbergo, e sette ducati e mezzo dal nobile Nicolò di Valvasone, e poiché lo stesso Mattia aveva poi venduto tali beni al nobile Giacomo del fu Giovanni Francesco da Spilimbergo per quindici ducati, ora Antonio figlio di detto Mattia , vedendosi gravato dai censi livellari, cede al nobile Giacomo di Spilimbergo la sua terza parte di un sedime sito nella villa di Domanins. |
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Cessione |
Identificativo Linzi114 |
Datazione 1506 marzo 24 |
Regesto Poiché Mattia di Antonio da Domanins aveva obbligato una sua braida posta in località Rivota, un campo in località Chrayas e un prato in località Clusit, nelle pertinenze di Domanins, ricevendo dieci ducati dall’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, cinque ducati dal nobile Alberto di Spilimbergo, e sette ducati e mezzo dal nobile Nicolò di Valvasone, e poiché lo stesso Mattia aveva poi venduto tali beni al nobile Giacomo del fu Giovanni Francesco da Spilimbergo per quindici ducati, ora Antonio figlio di detto Mattia , vedendosi gravato dai censi livellari, cede al nobile Giacomo di Spilimbergo la sua terza parte di un sedime sito nella villa di Domanins.
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Cessione di beni in pagamento |
Identificativo Linzi081 |
Datazione 1474 marzo 7 |
Regesto Agostino del fu Daniele da Valeriano abitante a Spilimbergo si riconosce debitore della somma di trentotto lire di soldi verso i nobili fratelli Dionisio canonico di Aquileia, Orlando e Giovanni Francesco del fu Pertoldo dei consorti di Spilimbergo, perciò cede loro una sua braida di terra arativa e piantata, pari a circa due campi, sita nelle pertinenze di Spilimbergo, verso i magredi del Cosa. Su tale braida si pagano quattro censi: la decima di vivo e un livello di sei denari, o nove soldi, ai signori consorti di Spilimbergo, un legato di quaranta soldi alla chiesa di S. Maria di Spilimbergo, e un livello di uno staio di frumento a detti fratelli Dionisio, Orlando e Giovanni Francesco. Segue un patto di retrovendita. |
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Codicillo |
Identificativo Linzi204 |
Datazione 1555 febbraio 21 |
Regesto Lucrezia vedova di ser Bartolomeo Feltrino abitante a Spilimbergo, residente in casa di ser Simone, detta il proprio codicillo testamentario, modificando i legati disposti in un precedente testamento redatto dal notaio ser Francesco Bremasco. Avendo infatti disposto due legati in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista e della fraterna del prezioso Corpo di Cristo, ora lascia a dette fraterne la somma di trenta lire di soldi dovutale da Giuseppe cazafogo da Spilimbergo, liberando così ser Simone salario, suo erede universale, dall’onere del pagamento di tali legati. |
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Codicillo |
Identificativo Linzi220 |
Datazione 1566 agosto 22 |
Regesto Enfrosina del fu Colussio calzolaio, moglie di Angelo de Privitalibus da Spilimbergo, nel suo ultimo testamento aveva nominato suo erede universale il marito Angelo. Ora però detta al notaio un codicillo, annullando un precedente legato di cinque ducati in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista sulla sua casa sita in Borgo nuovo, chiedendo che sia il marito a pagare all’ospedale la somma di sei ducati affinché si facciano celebrare due messe per il suo anniversario. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi027 |
Datazione 1384 marzo 22 |
Regesto Donna Zintil moglie del notaio Ancelotto del fu Nicolò da Portogruaro abitante a Udine, col consenso del marito, vende per otto marche di soldi a Andrea del fu Bartolomeo da Forgaria abitante a Spilimbergo una braida pastanata sita nelle pertinenze di Spilimbergo, in località “Meleret”, e un campo in quei pressi; su tali beni si deve pagare un livello annuale di quattro denari per ciascun campo ai signori di Spilimbergo, oltre alla decima consueta. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi023 |
Datazione 1382 giugno 23 |
Regesto Mattiussio del fu Bartolomeo da Forgaria vende per cento lire di soldi a suo fratello Andrea abitante a Spilimbergo un campo di terra arativa e piantata sito in territorio di Forgaria, in località “Aunet”, un bearzo in località “Baiarzium Aradi”, un prato in “Sub Creta”, e la decima della villa di Forgaria pervenutagli mediante l’eredità paterna. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi152 |
Datazione 1524 febbraio 4 |
Regesto Antonio del fu Giovanni della Martina da Tauriano vende per dieci ducati a Stefano di Sebastiano Spilisii, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e a Giovanni calzolaio del fu Martino pellicciaio e ser Giovanni Leonardo del fu Antonio de Cimatoribus, camerari della fraterna, la sua parte di una braida sita nelle pertinenze di Spilimbergo, in località detta La Braida de la Guza che fo de m(esser) Iacomo, avente capacità di semina di cinque quartari e piantata con viti e alberi. Egli obbliga in special modo la sua parte di una casa di muro e coperta di coppi, sita in Spilimbergo in Borgo vecchio, tenuta indivisa con il fratello Bernardo; essa confina a oriente e occidente con le androne, a mezzogiorno con la casa di quelli del Inser da Valeriano, e verso monte con la casa di Leonardo di Giovanni del Gurizo da Cosa. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi169 |
Datazione 1530 dicembre 10 |
Regesto Pietro del fu Antonio di Giacomo da Cosa abitante a Pozzo e suo figlio Giacomo vendono per undici ducati a ser Francesco bresciano, soldato e oste a Spilimbergo, una loro casa in muratura e coperta di coppi sita in Borgo nuovo, nella androna di detto ser Francesco, confinante con le androne dalla parte anteriore e posteriore, a mezzogiorno con la casa di ser Francesco e verso monte con la casa di ser Berto di ser Pietro Cisternini. Essi precisano che su tale abitazione si paga un livello di tredici soldi e tre piccoli ai signori di Spilimbergo. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi154 |
Datazione 1524 maggio [...] |
Regesto Pontello del fu [Colò Quancii] da Dignano vende per dieci ducati a Stefano di Sebastiano Spilisii da Spilimbergo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e ai camerari Giovanni calzolaio del fu Martino pellicciaio e ser Giovanni Leonardo del fu Antonio de Cimatoribus, un campo di terra arata e piantata avente capacità di semina di uno staio, sito nella tavella di Dignano. Egli obbliga in special modo un altro suo campo sito in quelle pertinenze, nel luogo detto In Codis, avente capacità di semina di sei quartari. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi211 |
Datazione 1559 marzo 3 |
Regesto [Giacomino del fu Battista Comini detto “Matarus” de Broilo del suburbio di] Spilimbergo vende per ventuno ducati al priore e ai camerari dell’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo un certo suo campo, annullando e affrancando un precedente instrumento di livello. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi210 |
Datazione 1559 marzo 3 |
Regesto Giacomino del fu Battista Comini detto “Matarus” de Broilo del suburbio di Spilimbergo vende per ventuno ducati a Giuseppe terebrario del fu Urbano Nade, priore dell’ospedale di S. Giovanni Battista, e a ser Sebastiano del fu ser Giovanni da Bergamo e Battista calzolaio del fu Martino Iuliani da Istrago abitante a Spilimbergo, camerari dell’ospedale, un suo campo arativo con piantata di viti e alberi sito nelle pertinenze di Spilimbergo, in località Broilo. Nella cifra pattuita è computata la somma di dieci ducati per la francazione di un livello di uno staio di frumento dovuto all’ospedale, come risulta da un instrumento redatto dal notaio Eugenio da Spilimbergo nell’anno 1460, che ora viene annullato. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi099 |
Datazione 1495 febbraio 28 |
Regesto Andrea del fu Giovanni da Albazana presso Villanova vende a Antonio del fu Pietro cimatore da Spilimbergo un suo bearzo sito in detta località di Albazzana, e ciò al prezzo di cinque ducati. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi160 |
Datazione 1527 ottobre 23 |
Regesto I fratelli Biagio e Vincenzo del fu Odorico Soiana da Spilimbergo vendono per cinquantun ducati e trentasei soldi a Alessandro del fu Cristoforo Pitilie e a Giacomo fabbro del fu Antonio Carli da Spilimbergo, camerari della fraterna di S. Giovanni Battista, la loro metà di una braida posta nelle pertinenze di Spilimbergo, in località Li de la Braiduza, sulla quale grava l’onere di pagare ogni anno un livello di tre lire e due soldi alla chiesa di S. Martino d’Asio. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi212 |
Datazione 1559 agosto 21 |
Regesto Poiché Bernardino del fu Giacomo Simonis calzolaio da Gaio era debitore di trecento trentaquattro lire e due soldi verso l’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo per certi affitti decorsi, egli cede in pagamento al cameraro ser Giuseppe una casa in muratura e coperta di coppi, con le migliorie che egli vi ha apportato, sita nella villa di Gaio. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi036 |
Datazione 1393 gennaio 12 |
Regesto Enrico del fu ser Utussio da S. Vito vende per tre marche di soldi a Uliana vedova del fu Andrea di Bartolomeo da Forgaria, già abitante a Spilimbergo, una sua tenuta di terra arativa e piantata sita nel territorio di S. Vito. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi217 |
Datazione 1563 dicembre 15 |
Regesto Odorico Manarini e Giacomo del fu Bernardo Manarini [da Gradisca] vendono per quarantotto ducati a Leonardo del fu Troiano Cisternini da Spilimbergo, agente anche a nome dei fratelli Giacomo e Giovanni Battista, un sedime con bearzo e campo nelle pertinenze di Travesio, retto da Giovanni Fer e consorti da Travesio. |
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