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Compravendita |
Identificativo Linzi152 |
Datazione 1524 febbraio 4 |
Regesto Antonio del fu Giovanni della Martina da Tauriano vende per dieci ducati a Stefano di Sebastiano Spilisii, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e a Giovanni calzolaio del fu Martino pellicciaio e ser Giovanni Leonardo del fu Antonio de Cimatoribus, camerari della fraterna, la sua parte di una braida sita nelle pertinenze di Spilimbergo, in località detta La Braida de la Guza che fo de m(esser) Iacomo, avente capacità di semina di cinque quartari e piantata con viti e alberi. Egli obbliga in special modo la sua parte di una casa di muro e coperta di coppi, sita in Spilimbergo in Borgo vecchio, tenuta indivisa con il fratello Bernardo; essa confina a oriente e occidente con le androne, a mezzogiorno con la casa di quelli del Inser da Valeriano, e verso monte con la casa di Leonardo di Giovanni del Gurizo da Cosa. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi153 |
Datazione 1524 febbraio 12 |
Regesto I fratelli Biagio e Vincenzo del fu Odorico Soiana da Spilimbergo vendono per quindici lire e mezza di soldi a Stefano di Sebastiano “Cingar” da Spilimbergo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e ai camerari Giovanni calzolaio del fu Martino pellicciaio e ser Giovanni Leonardo del fu Antonio de Cimatoribus da Spilimbergo, la corresponsione di un livello perpetuo di una quarta di frumento, da pagarsi ogni anno nella festa dell’Assunzione di S. Maria, su una loro braida di terra arata e piantata sita nella tavella di Spilimbergo.
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Compravendita |
Identificativo Linzi154 |
Datazione 1524 maggio [...] |
Regesto Pontello del fu [Colò Quancii] da Dignano vende per dieci ducati a Stefano di Sebastiano Spilisii da Spilimbergo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e ai camerari Giovanni calzolaio del fu Martino pellicciaio e ser Giovanni Leonardo del fu Antonio de Cimatoribus, un campo di terra arata e piantata avente capacità di semina di uno staio, sito nella tavella di Dignano. Egli obbliga in special modo un altro suo campo sito in quelle pertinenze, nel luogo detto In Codis, avente capacità di semina di sei quartari. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi155 |
Datazione 1526 febbraio 6 |
Regesto Ser Palladio di ser Gregorio Bremaschi da Crema abitante a Spilimbergo vende a Anna del fu ser Andrea Rizi da Venezia, moglie di ser Bernardino di Castellana da Spilimbergo, la corresponsione di un livello perpetuo di tre quarte di frumento, da pagarsi ogni anno nella festa dell’Assunzione di S. Maria, sulla sua terza parte di una casa sita in Spilimbergo, in Borgo di mezzo, confinante dalla parte superiore con la casa che lo stesso venditore tiene a livello dagli eredi del fu Orfeo, dalla parte anteriore con la via pubblica, dalla parte inferiore con la casa di ser Tommaso da Gaio e dalla parte posteriore con l’orto degli eredi del fu Antonio cimatore da Spilimbergo. |
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Legato |
Identificativo Linzi156 |
Datazione 1526 marzo 20 |
Regesto Fiore del fu Simone Cudelle da Spilimbergo, sana di mente e corpo, in remissione dei suoi peccati dispone un legato in favore della fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, consegnando a Nicolò serario del fu Pietro de Cimatoribus, priore della fraterna, e ai camerari Domenico lapicida del fu Giovanni muratore e Mattia fabbro del fu Matteo falzario da Spilimbergo, un suo orto posto fuori dalle mura di Spilimbergo, a patto che essi facciano celebrare una messa annuale in sua memoria. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi157 |
Datazione 1526 ottobre 29 |
Regesto I fratelli Biagio e Vincenzo del fu Odorico Soiana da Spilimbergo vendono per dieci ducati a Simone murario del fu Leonardo di Lucia da Castelnovo abitante a Spilimbergo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e al cameraro Stefano di Sebastiano Spilisii da Spilimbergo, la corresponsione di un livello perpetuo di uno staio di frumento, da pagarsi ogni anno nella festa dell’Assunzione di S. Maria, sulla loro metà di una braida sita nelle pertinenze di Spilimbergo, denominata La Braiduza. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi158 |
Datazione 1527 febbraio 5 |
Regesto Giovanni Antonio del fu Giovanni murario da Spilimbergo, anche a nome del fratello Luigi, vende per quindici ducati a Simone del fu Leonardo di Lucia da Castelnovo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e ai camerari Nicolò serario del fu Pietro cimatore e Stefano di Sebastiano Spilisii da Spilimbergo, la corresponsione di un livello perpetuo di uno staio e mezzo di frumento, da pagarsi ogni anno nella festa dell’Assunzione di S. Maria, su due case contigue site in Spilimbergo, in località Broyluzo, confinanti a oriente con la piazza del Broiluzzo, a mezzogiorno con la casa di Pietro e Domenico fratelli del venditore, ad occidente con la via pubblica e verso monte con la casa di Paolo Sguizara. |
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Francazione di un livello |
Identificativo Linzi159 |
Datazione 1527 febbraio 23 |
Regesto Poiché Pietro di Modesto da Provesano era debitore verso ser Bernardino del fu ser Giovanni Cisternini da Spilimbergo per un livello o affitto annuale di una gallina e dieci uova su un certo suo campo, ora ser Bernardino vende per otto lire di soldi tale livello a Sabbata moglie dello stesso Pietro da Provesano, affrancando e liberando il campo dall’onere di pagamento del livello. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi160 |
Datazione 1527 ottobre 23 |
Regesto I fratelli Biagio e Vincenzo del fu Odorico Soiana da Spilimbergo vendono per cinquantun ducati e trentasei soldi a Alessandro del fu Cristoforo Pitilie e a Giacomo fabbro del fu Antonio Carli da Spilimbergo, camerari della fraterna di S. Giovanni Battista, la loro metà di una braida posta nelle pertinenze di Spilimbergo, in località Li de la Braiduza, sulla quale grava l’onere di pagare ogni anno un livello di tre lire e due soldi alla chiesa di S. Martino d’Asio. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi161 |
Datazione 1527 dicembre 23 |
Regesto I fratelli prete Battista, cappellano della fraterna, e Giovanni Leonardo del fu Nicolò sarto da Spilimbergo vendono per dieci ducati a Leonardo del fu Simone Carli da Spilimbergo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e al cameraro Alessandro del fu Cristoforo Pitilie da Spilimbergo, la corresponsione di un livello annuo di uno staio di frumento, da pagarsi su una loro braida di terra arativa e piantata di viti e alberi nelle pertinenze di Spilimbergo, in località Dal Tenglat. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi162 |
Datazione 1528 gennaio 14 |
Regesto Pietro del fu Domenico Boio da Spilimbergo vende per cinque ducati a Leonardo calzolaio del fu Simone Carli da Spilimbergo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e ai camerari ser Alessandro del fu Cristoforo Pitilie e Giacomo Carli da Spilimbergo, la corresponsione di un livello annuo di due quarte di frumento, da pagarsi su una sua braida sita nelle pertinenze di Spilimbergo, in località detta In Sylvis. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi163 |
Datazione 1528 gennaio 27 |
Regesto Antonio del fu Domenico Soiana del suburbio di Spilimbergo, Urbano del fu Antonio calzolaio e Urbano del fu Venuto Nade, come di tutori di Domenico, fratello di Antonio, vendono per cinque ducati a ser Alessandro del fu Cristoforo Pitilie e a Giacomo del fu Antonio Carli da Spilimbergo, camerari della fraterna di S. Giovanni Battista, la corresponsione di un livello annuo di due quarte di frumento, da pagarsi su una braida sita nelle pertinenze di Spilimbergo, in località La Brayduza. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi164 |
Datazione 1528 luglio 22 |
Regesto Essendovi una lite tra il reverendo frate Pietro Danielis, priore del convento di S. Pantaleone, e il cameraro dell’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo a causa di un livello annuo di venti soldi, dovuto dai camerari dell’ospedale al convento di S. Pantaleone, da pagarsi su un orto nelle pertinenze di Spilimbergo, lungo la via per Barbeano, e siccome il convento di S. Pantaleone doveva all’ospedale di S. Giovanni un livello di quattordici soldi, da pagarsi su due orti in località Sopra la Via deli Horti, verso Baseglia, le parti giungono a tale accordo. Giovanni Antonio, cameraro dell’ospedale, si impegna a pagare il livello di venti soldi al convento, tuttavia gli verranno poi restituiti i quattordici soldi spettanti all’ospedale. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi165 |
Datazione 1528 settembre 1 |
Regesto Ser Battista del fu Giovanni Daniele calzolaio da Spilimbergo vende per [dieci ducati] a Giovanni muratore e a Giovanni pellicciaio da Spilimbergo, camerari della fraterna di S. Giovanni, la corresponsione di un livello annuo di mezzo ducato, da pagarsi su un suo orto nelle pertinenze di Spilimbergo, lungo la via per Baseglia. |
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Locazione |
Identificativo Linzi166 |
Datazione [1529] marzo [24] |
Regesto Il nobile Ettore del fu Antonio dei signori consorti di Spilimbergo consegna e allivella a Urbano detto “Binut” calzolaio e a suo figlio Giacomo una casa in muratura coperta di tegole sita a Spilimbergo in Borgo nuovo, e ciò per il censo annuo (livello enfiteutico) di quattro lire di soldi, con il patto che sarà possibile la francazione mediante il pagamento di tredici ducati. |
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Remissione |
Identificativo Linzi167 |
Datazione 1529 ottobre 9 |
Regesto Giusto del fu Lorenzo da Ovoledo, massaro della fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, rinuncia nelle mani dei camerari un certo terreno che egli ha lavorato, apportandovi migliorie di cui non pretende ulteriore compenso, dichiarandosi tacito e contento. |
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Diritti dell’ospedale |
Identificativo Linzi168 |
Datazione 1530 dicembre 3 |
Regesto Poiché ser Eugenio Grasso, gastaldo dei signori di Spilimbergo, custodisce presso di sé un sacchetto contenente il denaro del defunto Biagio Pascutini da Gemona, il cui cadavere era stato rinvenuto nel Tagliamento, i camerari dell’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo ne chiedono ai signori di Spilimbergo la consegna, secondo le antiche consuetudini e i privilegio dell’ospedale: loro compito è infatti procedere alle esequie in tali circostanze. Perciò il gastaldo accetta di consegnare a ser Giovanni Poro da Aurava cameraro della fraterna il denaro del defunto, che ammonta a quarantaquattro lire e tredici soldi. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi169 |
Datazione 1530 dicembre 10 |
Regesto Pietro del fu Antonio di Giacomo da Cosa abitante a Pozzo e suo figlio Giacomo vendono per undici ducati a ser Francesco bresciano, soldato e oste a Spilimbergo, una loro casa in muratura e coperta di coppi sita in Borgo nuovo, nella androna di detto ser Francesco, confinante con le androne dalla parte anteriore e posteriore, a mezzogiorno con la casa di ser Francesco e verso monte con la casa di ser Berto di ser Pietro Cisternini. Essi precisano che su tale abitazione si paga un livello di tredici soldi e tre piccoli ai signori di Spilimbergo. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi170 |
Datazione 1531 marzo 14 |
Regesto I fratelli Battista e Giuliano del fu Giovanni Buitti, o Spilisii, mugnaio da Spilimbergo, anche a nome del fratello Giovanni, vendono per dieci ducati a Urbano calzolaio del fu Antonio vitigliario da S. Daniele abitante a Spilimbergo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, al cameraro ser Giovanni Pietro del fu Paolo da Aurava e al consigliere ser Alessandro del fu Cristoforo Pitilie del subusrbio di Spilimbergo, la corresponsione di un livello annuo di uno staio di frumento dovutogli da Bartolomeo detto Slogin del fu Comino Pitilie de Broylo da Spilimbergo su un cortile e certi terreni ad esso contigui, siti in località Broylo di Spilimbergo. Essi obbligano in special modo una loro braida sita nella tavella di Spilimbergo, in località Melereto. |
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Legato |
Identificativo Linzi171 |
Datazione 1531 marzo 20 |
Regesto Poiché la defunta Margherita vedova di Nicolò sarto da Spilimbergo aveva lasciato alla fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo una rendita annua di due quarte di frumento, chiedendo che venissero celebrate due messe annue per la sua anima, e siccome non disponeva di beni immobili su cui pagare il legato, ora suo figlio prete Battista, intendendo rispettare tale disposizione, consegna a Urbano detto Binut calzolaio, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, al cameraro ser Giovanni Pietro del fu Paolo da Aurava e al consigliere ser Alessandro di Cristoforo Pitilie, un livello annuo di due quarte di frumento dovutogli da Floriano del fu Girolamo Floriani da Gaio su un certo mulino. |
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