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Pergamene trovate: 261
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Locazione
Identificativo
linzi077
Datazione
1467 dicembre 26
Regesto
Ser Domenico del Cos e Mattia fabbro del fu Antonio da Arba, in qualità di camerari dell’ospedale di S. Giovanni del Heremit, affittano a Pietro del fu Antonio del Modest da Provesano un manso sito in Gradisca, sul quale egli deve pagare un affitto di uno staio di frumento, un’orna di vino, uno staio di miglio, uno staio di sorgo, una gallina, dieci uova, con obbligo di apportarvi migliorie.

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Testamento
Identificativo
Linzi078
Datazione
1468 aprile 27
Regesto
Ser Simone del fu Simone dei nobili consorti di Spilimbergo, volendo visitare la chiesa di S. Maria de Bure e temendo di morire intestato, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolto nella chiesa di S. Maria di Spilimbergo, cui lascia un manso in S. Lorenzo a condizione che i camerari facciano celebrare ogni anno il suo anniversario con dodici messe. Al convento di S. Pantaleone lascia una braida, sempre a condizione che i frati celebrino ogni anno il suo anniversario con dodici messe. Lascia un’altra braida a ser Antonio e ser Nicolò del fu ser Prosdocimo, a patto che essi facciano celebrare sedici messe annuali per la sua anima. Lascia poi semel tantum all’ospedale di S. Giovanni del Remit di Spilimbergo un letto completo. Infine nomina suo erede universale il fratello ser Bertino, ma stabilisce che, se questi dovesse morire senza eredi diretti, l’eredità dovrà passare a detto ospedale di S. Giovanni Eremita, con la condizione che il giorno di S. Simone di ciascun anno vi si faccia una distribuzione di fava in memoria del testatore.

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Compravendita
Identificativo
Linzi079
Datazione
1471 gennaio 12
Regesto
Bortolussio del fu Vittore tessitore vende per ventinove ducati e mezzo staio di frumento a Leonardo del fu Pietro da Pozzo la sua braida sita in “Mellareto”: su tale braida il defunto Vittore aveva già venduto a detto Leonardo un livello in frumento, inoltre su di essa si paga la decima e un certo livello di quattordici soldi al nobile Edoardo dei consorti di Spilimbergo.

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Donazione
Identificativo
Linzi080
Datazione
1471 novembre 2
Regesto
Stefano del fu Durigutto da Spilimbergo, volendo disporre in qualche modo dei propri beni, dona a Mattia fabbro del fu Antonio da Arba abitante a Spilimbergo, cameraro della chiesa e dell’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo, due quarte di frumento da pagarsi ogni anno su una sua casa con solaio e coperta di coppi, sita nel borgo di mezzo di Spilimbergo, presso il fossato, abitata ora da Barnaba tessitore; il cameraro dovrà però far memoria dell’anniversario del testatore.

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Cessione di beni in pagamento
Identificativo
Linzi081
Datazione
1474 marzo 7
Regesto
Agostino del fu Daniele da Valeriano abitante a Spilimbergo si riconosce debitore della somma di trentotto lire di soldi verso i nobili fratelli Dionisio canonico di Aquileia, Orlando e Giovanni Francesco del fu Pertoldo dei consorti di Spilimbergo, perciò cede loro una sua braida di terra arativa e piantata, pari a circa due campi, sita nelle pertinenze di Spilimbergo, verso i magredi del Cosa. Su tale braida si pagano quattro censi: la decima di vivo e un livello di sei denari, o nove soldi, ai signori consorti di Spilimbergo, un legato di quaranta soldi alla chiesa di S. Maria di Spilimbergo, e un livello di uno staio di frumento a detti fratelli Dionisio, Orlando e Giovanni Francesco. Segue un patto di retrovendita.

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Testamento
Identificativo
Linzi082
Datazione
1475 febbraio 10
Regesto
Leonardo del fu Candussio sarto da Asio abitante a Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e, tra le altre cose, lascia all’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo due quarte di frumento, da pagarsi in perpetuo ogni anno, affinché i camerari facciano celebrare in sua memoria tre messe annuali, per un valore di sei soldi ciascuna.

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Testamento
Identificativo
Linzi083
Datazione
1475 aprile 24
Regesto
Donna Sulana del fu Culissino da Meduno abitante a Spilimbergo detta il proprio testamento e, tra le altre cose, lascia all’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo un suo terreno di circa mezzo iugero sito nelle pertinenze di Sequals, affinché i camerari facciano celebrare ogni anno il suo anniversario con due messe.

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Vendita di un livello
Identificativo
Linzi084
Datazione
1477 gennaio […]
Regesto
Leonardo del fu Domenico Venuti da Spilimbergo vende per dieci ducati a Bort[olus]sio calzolaio del fu Nicolò Cisternini da Spilimbergo un livello di uno staio di frumento nella misura di Spilimbergo, da pagarsi ogni anno su un bearzo sito nelle pertinenze di Spilimbergo.

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Testamento
Identificativo
Linzi085
Datazione
1477 marzo 27
Regesto
Michele cestario […] abitante a Venezia in borgo S. Apollinare, figlio del defunto Odorico mercante da Osoppo, detta il proprio testamento al notaio Leonardo Quagliano, e nomina suoi procuratori i figli prete Marco officiante nel castello di Valvasone, in Friuli, e Giacomo cestario abitante a Venezia in borgo S. Apollinare, e il nipote Pietro cestario di Antonio, pure abitante a Venezia. Dispone che il suo corpo venga sepolto nel cimitero di S. Apollinare; inoltre conferma certe sue precedenti cessioni di beni agli eredi, tra le quali ricorda una casa, un orto e due braide nelle pertinenze di Spilimbergo, e altri beni a Osoppo. Infine nomina suoi eredi i figli Giacomo e Pietro ed il nipote Pietro.

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Locazione
Identificativo
Linzi086
Datazione
1479 febbraio 12
Regesto
Agnese vedova del fu Bondurante da Spilimbergo concede in enfiteusi e a livello perpetuo a Ettore del fu Antonio dei signori consorti di Spilimbergo una sua braida arata e piantata sita nelle pertinenze di Spilimbergo, con l’onere di pagare all’ospedale, o fraterna di S. Giovanni Battista, di Spilimbergo due staia di frumento nella misura di Spilimbergo.

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Testamento
Identificativo
Linzi087
Datazione
1479 aprile 18
Regesto
Donna Sabbata vedova di Giovanni claviger da S. Daniele, molto vecchia, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolta presso la chiesa di S. Michele di S. Daniele, nella tomba del marito; chiede che si faccia l’anniversario del defunto suo figlio Antonio con due messe. Lascia al nipote frate Nicolò del fu Giovanni da Faedis i suoi diritti su un campo sito nelle pertinenze di S. Daniele, verso Ragogna, già tenuto a livello dalla nobile Giovanna della Torre. Infine, nomina suoi eredi universali le figlie Caterina moglie di ser Nicolò Iuliani da Latisana e Leonarda vedova del fu Giovanni da Faedis abitante a Udine.

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Locazione
Identificativo
Linzi088
Datazione
1480 novembre 28
Regesto
Pietro del fu Daniele Natulini da S. Daniele affitta a titolo di livello a Antonio calzolaio del fu Cumisio una certa casa, coperta parte in tegole e parte in paglia, sita presso S. Daniele e denominata “Domus de la Catena”, sulla quale si pagherà un affitto annuale di dodici lire di soldi.

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Vendita di un livello
Identificativo
Linzi089
Datazione
1481 gennaio 9
Regesto
Mattia del fu Antonio da […] abitante a Spilimbergo vende per cinque ducati a Antonio falcarius del fu Daniele da Spilimbergo e a Alessio fabbro del fu Pietro Zanotti da Spilimbergo, agenti in qualità di camerari dell’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, un livello di due quartari di frumento, da pagarsi su un campo con piante e viti, sito nelle pertinenze di Domanins, in località “Rivota”.

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Promessa di pagamento
Identificativo
Linzi090
Datazione
1481 aprile 14
Regesto
Donna Dorotea vedova del nobile ser Giovanni Daniele de Gregoriis da Pordenone nel proprio testamento aveva lasciato un certo terreno al monastero di S. Francesco di Pordenone, affinché vi si facesse celebrare il suo anniversario. In seguito però tale terreno era stato oggetto di transazioni da parte degli eredi della testatrice, perciò ora detti eredi promettono a frate Giovanni Antonio da Udine guardiano del monastero e a frate Giorgio da Udine maestro di teologia il pagamento di un certo livello gravante su detto terreno.

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Testamento
Identificativo
Linzi091
Datazione
1482 giugno 2
Regesto
Donna Colotta del fu Francesco [Gros] da Spilimbergo vedova del fu Lorenzo di Nicolò de Thesis, essendo malata, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolta nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo, alla cui chiesa dona semel tantum una certa quantità di frumento. Lascia a Orsola del fu Odorico da Spilimbergo una pelliccia che lei aveva ricevuto dalla defunta Maria madre del fu ser Marco da Castelnuovo cancelliere di Spilimbergo, e il piumino del suo letto; lascia a Dorotea da Castelnuovo moglie di Antonio armentario da Valeriano, abitante a Spilimbergo, inserviente in casa della testatrice, un’altra sua pelliccia; lascia a prete Amico cappellano in S. Maria di Spilimbergo un letto con una coltre; lascia poi al nipote Salvatore fabbro del fu Cristoforo de la Curta abitante a Spilimbergo la sua casa, a condizione che egli paghi il livello annuo dovuto ai signori di Spilimbergo per detta casa, faccia celebrare l’anniversario della testatrice con quattro messe, e riservi una camera per detto prete Amico; dopo la morte del nipote Salvatore, la casa spetterà all’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo.

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Procura
Identificativo
Linzi092
Datazione
1484 aprile 24
Regesto
Domenico claviger del fu Giovanni serarius da S. Daniele, cassando un precedente atto di procura verso il nipote Battista del fu ser Nicolò Iuliani da Latisana, nomina ora suo procuratore frate Nicolò dell’Ordine di S. Spirito, figlio del fu Giovanni da Faedis, anch’egli suo nipote, al fine di far valere certi suoi diritti sull’eredità del defunto Pellegrino del fu Pizul da Spilimbergo.

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Donazione
Identificativo
Linzi093
Datazione
148[5] febbraio 21
Regesto
Leonardo del fu Pietro da Pozzo dona a Daniele Spilis mugnaio e a Leonardo feripedator, camerari della fraterna di S. Giovanni di Spilimbergo, una sua braida sita nel territorio di Spilimbergo, in località “Meleret”, lavorata da Pietro di Candido da Baseglia, che paga un affitto annuo di due staia di frumento e un’orna di vino. A motivo di tale donazione la fraterna farà memoria del suo anniversario.

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Donazione
Identificativo
Linzi094
Datazione
1484 febbraio 21
Regesto
Leonardo del fu Pietro da Pozzo dona a Daniele Spilis mugnaio e a Leonardo feripedator, camerari della fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, una sua braida sita nel territorio di Spilimbergo, in località “Melaret”, lavorata da Pietro di Candido da Baseglia, che paga un affitto annuo di due staia di frumento e un’orna di vino. A motivo di tale donazione la fraterna farà memoria del suo anniversario.

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Lite
Identificativo
Linzi095a
Datazione
1488 febbraio 11
Regesto
Dinanzi a Pietro Fieramosca, vicario del luogotenente della Patria del Friuli, compare Bartolomeo de Girardinis da Udine, procuratore di donna Antonia vedova del fu Venuto inferator da Spilimbergo, che aveva fatto citare il figlio Pietro del fu Venuto per avere da lui la somma di cinquanta lire di soldi, già promessagli dal defunto marito al tempo delle nozze, nel 1466, per morgengabe e dismontadure, oltre alla somma di ventidue ducati dovutale per l’eredità di sua madre Dorotea del fu ser Nicolò di Artico da Udine e per l’eredità del proprio marito Venuto. Il figlio le consegna quale pegno la casa d’abitazione, murata e coperta di coppi, sita presso l’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, accanto alla roggia, sulla quale si paga un livello annuo di due quarte di frumento e trentadue soldi ai signori di Spilimbergo. Il figlio dichiara di non avere altri beni, quindi la casa viene posta all’incanto, su mandato del luogotenente.

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Lite
Identificativo
Linzi095b
Datazione
1488 marzo 24
Regesto
Il precone del comune di Udine riferisce al notaio Bernardino di aver pattuito la vendita di detta casa al prezzo di cinquantacinque ducati e otto soldi al maggior offerente, Mattia fabbro da Spilimbergo, agente quale procuratore della fraterna dell’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo. Nello stesso giorno, Bartolomeo de Girardinis, in qualità di procuratore di ser Nicolò del fu ser Domenico del Cos da Spilimbergo, e fratelli, e di donna Antonia vedova di Venuto inferator, chiede la ratifica della vendita.

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