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Voe di identitât
Frico e supprissata
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Voe di identitât
Frico e supprissata
Spilimbergo, Teatro Miotto
28 marzo, ore 21.00

Frico e supprissata
spettacolo comico in friulano e calabrese
Project Colonos

Nell'ambito del progetto Voe di identitât

Frico e soppressata: un «binomio fantastico», avrebbe detto Gianni Rodari, di quelli buoni, esplosivi, per inventare storie...

E e così la devono aver pensata Luca Domenicali, il vulcanico musicista della Microband, e Anna Menossi, i quali hanno messo insieme due assai ben rodati comici calabresi, Andrea Bove e Enzo Limardi, forti di numerose esperienze cabarettistiche e televisive (un titolo per tutti, Zelig Circus!), e Claudio Moretti, star del teatro comico friulano. Ne è nato Frico e supprissata, appunto!, sottotitolo Studio per uno spettacolo comico.

«L’idea – racconta Luca Domenicali – nasce dal fatto che è da molti anni che lavoro con Bove e Limardi, come autore e come regista di alcuni dei loro spettacoli. Spesso, per lavorare sono venuti a Udine, dove, pur vivendo a Bologna, io continuo ad avere casa. E qui si sono ambientati velocemente... Si sono interessati e appassionati al Friuli e al friulano, e visto che hanno una capacità incredibile a cogliere esempio sfumature, accenti, intonazioni di una lingua, le hanno fatte proprie ed è stato inevitabile pensare a qualcosa sul Friuli per loro e con loro».

Tutto gira allora intorno a un oste, che vuol vendere la sua osteria tipica friulana: si fanno avanti due calabresi, ai quali lui accorda la preferenza rispetto a un pretendente triestino. Ma c’è il problema della lingua friulana...

«E qui – continua Domenicali – salta fuori Moretti, che non solo interpreterà l’oste, ma anche e soprattutto l’esperto in e di friulanità che insegna ai due calabresi come districarsi tra modi di dire e di pensare, usi e costumi, visto che l’osteria è a suo modo un piccolo compendio della friulanità». E infine: «Il tutto non è che un pretesto per riflettere, sempre con il sorriso e il riso, su quanto ci sia di comune tra culture che sembrano così antitetiche, lontane. Senza ovviamente pretese sociologiche o politiche. Divertimento puro: l’incontro-scontro, fatto soprattutto di improvvisazioni, tra due mondi tanto diversi ha ingenerato situazioni, battute, gags a bizzeffe, tanto che abbiamo dovuto contenerci, altrimenti lo spettacolo durava un’eternità».


Dove e quando
Spilimbergo, Teatro Miotto
28 marzo 2014
21.00