VISUAL
LITERACY
La
grammatica del vedere
Come devono essere le parole e le figure di un albo
illustrato? È necessario conoscere la “grammatica” delle immagini? Quali sono
le regole alla base di un buon libro per bambini? Nella nostra cultura siamo
circondati dalle immagini, perciò è importante riflettere su cosa significhi
“fruire delle immagini” – ovunque, e in particolare nei libri destinati ai
bambini. E occorre partire dall’inizio, e cioè dalle domande “cos’è e come è
fatto un albo?”.
COS’È UN ALBO ILLUSTRATO?
L’albo illustrato è quel particolare prodotto a stampa in
cui parole e immagini si sostengono e si valorizzano a vicenda. Costituiscono
un prodotto unico, in una unità indissolubile dove, se venisse meno una delle
due componenti, non si potrebbe più parlare di “albo illustrato”; si
tratterebbe di qualcos’altro. Dunque, codice visivo e codice verbale corrono
insieme. Talora l’uno accompagna l’altro, altre volte l’uno esprime cose che
l’altro non dice, altre ancora l’uno contraddice l’altro – eppure in genere le
immagini sono grandi e importanti e il testo verbale è breve.
COM’È FATTO UN ALBO ILLUSTRATO?
Innanzitutto l’albo illustrato (o picture book) è un oggetto e come tale il bambino ne viene a
contatto fin dalla più tenera età. Ha una copertina, un titolo, un
frontespizio, alcune pagine... Conoscerne le componenti (anche tipografiche)
permette di apprezzare le meraviglie e le sorprese che gli albi sanno offrire.
COSA C’È DENTRO
UN LIBRO?
Breve
analisi delle strutture narrative
E poi, il
bambino scopre che dentro quell’oggetto (fatto di una copertina e di varie
pagine) ci sono le storie. E scopre che le storie sono belle e importanti e
utili. Utili a cosa? A capire il mondo e se stesso.
Una buona storia ha
anch’essa le sue regole: chi si occupa di libri per bambini avrà particolare
utilità a comprendere i meccanismi narrativi per poi poterli proporre ai
piccoli lettori/ascoltatori. E a comprendere anche quale messaggio il libro
trasmette. Perché di fatto ogni libro per bambini è scritto da un adulto, e
rispecchia la sua visione dell’infanzia. Quella visione si concretizza in una
storia.