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Donazione |
Identificativo Linzi172 |
Datazione 1531 maggio 15 |
Regesto Il nobile Tommaso del fu Bartolomeo dei consorti di Spilimbergo, considerando la propria condizione mortale e l’affetto e riconoscenza verso la sua ancilla Giovanna del fu Antonio Marmosi da Vacile abitante a Spilimbergo, in presenza del nobile Giovanni Antonio suo zio e di Giovanni Andrea, figlio di questi, stabilisce di donare a detta Giovanna, dopo la propria morte, l’usufrutto di una braida sita nella tavella di Spilimbergo, lavorata da Leonardo pellicciaio, dalla quale si ricava un affitto annuo di tre staia di frumento. Viene stabilito inoltre che dopo la morte della stessa Giovanna l’usufrutto debba tornare agli eredi del donatore. |
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Sentenza arbitrale |
Identificativo Linzi173 |
Datazione 1531 agosto 7 |
Regesto Prete Polidoro e il nobile Edoardo dei consorti di Spilimbergo, arbitri e eletti dalle parti nella lite tra Daniele calzolaio e consorti da una parte, e Giovanni della Buitta, come priore, e ser Gerardo Gaia e Battistutta del fu Giacomo muratore, come camerari, dall’altra, circa l’elezione del priore e dei camerari della fraterna, sentenziano e stabiliscono che tale elezione sia da ritenersi regolare. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi174 |
Datazione 1531 agosto 21 |
Regesto Stefano di Sebastiano Spilisii da Spilimbergo vende per dieci ducati a Battista calzolaio del fu Giacomo murario e a ser Gerardo de Gaia da Spilimbergo, camerari della fraterna di S. Giovanni Battista, la corresponsione di un livello annuo di uno staio di frumento, da pagarsi su una casa in muratura coperta di coppi, sita a Spilimbergo, in Borgo nuovo, confinante da due parti con le vie pubbliche, a mezzogiorno con la casa di Notto calzolaio e verso monte con la casa di Nicolò biretario. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi175 |
Datazione 1531 agosto 25 |
Regesto I fratelli Giovanni e Nicolò del fu Antonio di Nicolò da Vacile vendono per venti ducati a Giovanni del fu Martino pellicciaio, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e a Battista del fu Giacomo murario, cameraro della fraterna, una casa in muratura coperta di coppi, sita a Spilimbergo, in Borgo nuovo, che essi ebbero a livello dal defunto ser Francesco di Antonio; su tale abitazione si deve pagare un livello di una quarta e mezza di frumento. Essa confina a oriente e occidente con le androne, o vie pubbliche, a mezzogiorno con la casa di Simone di Giovanni Bonini da Vacile e verso monte con la casa di ser Pietro Cisternini, ovvero di Mattia fabbro. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi176 |
Datazione 1532 aprile 8 |
Regesto Poiché il precedente 8 febbraio ser Battista [della Porta] del fu Giovanni di Daniele [...] da Spilimbergo aveva acquistato per quattro ducati da Antonio e Vincenzo Soiana da Spilimbergo certi loro diritti su un sedime sito fuori dalla porta esterna di Spilimbergo, ora vende tali diritti a Giovanni dela Bui[tta], priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e a Gerardo da Gaio, cameraro della fraterna. |
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Sentenza |
Identificativo Linzi177 |
Datazione 1533 giugno 11 |
Regesto Sentenza di Vincenzo Rubeo vicario del luogotenente Nicolò Mocenigo nella lite vertente tra il nobile Battistino di Zoppola e la fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, forse riguardante un diritto di transito. |
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Deposizione di testimoni |
Identificativo Linzi178 |
Datazione 1533 ottobre 11-13 |
Regesto Dinanzi al nobile Marco Antonio dei signori di Spilimbergo, il notaio prete Sebastiano chiede, a nome di Speranza vedova di Giovanni pellicciaio del fu Cicutto da Spilimbergo, di poter udire le testimonianze di coloro che erano presenti quando il defunto Giovanni dettava oralmente le proprie volontà, senza che si potesse farne scrittura a causa della mancanza di notai. Ciò avveniva il 21 luglio, all’ora terza di notte, nel lazzaretto sulla riva del Tagliamento, presso S. Giovanni. Perciò il 13 ottobre vengono uditi dal notaio quali testimoni Cristoforo de Agnilina calzolaio, Mattia fabbro del fu Matteo fabbro e Nicolò detto “Cau” sarto del fu Salvatore da Spilimbergo: essi riferiscono le parole del testatore, in parte in friulano, confermando che egli aveva stabilito di lasciare all’ospedale di S. Giovanni la sua casa, sita in la Riva de li Carlins, confinante con le androne a occidente e a oriente, con mezzogiorno con la casa di quelli di Brunissa, e verso monte con la casa tenuta da Ciano Claudi; in favore dell’ospedale di S. Giovanni disponeva anche un legato di dieci lire di soldi; chiedeva che fosse restituito alla chiesa di S. Maria un prestito di due quarte di frumento, infine voleva donare uno staio di frumento alla fabbrica di S. Rocco. Nominava suoi eredi la moglie e il figlioletto, stabilendo che dopo la morte di questi l’eredità dovesse passare al suddetto ospedale. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi179 |
Datazione 1535 gennaio 7 |
Regesto Poiché ser Luigi di ser Francesco Salla da S. Daniele aveva acquistato un livello in frumento da Zinutto del fu Daniele mugnaio da [...], e siccome detto Zinutto aveva disposto un legato in favore dell’ospedale di S. Giovanni Eremita di Spilimbergo, ora ser Luigi vende per dieci ducati tale corresponsione livellaria a [Giovanni Antonio del fu Giovanni murario] cameraro dell’ospedale. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi180 |
Datazione 1537 luglio 13 |
Regesto Giovanni Domenico di Andrea calzolaio da Barbeano vende per tredici ducati a ser Daniele de Cimatoribus del fu ser Giovanni, priore della fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, e ai camerari Luigi murario del fu Giovanni e Giacomo del fu Urbano calzolaio, la sua parte di un campo con piante di viti e alberi nelle pertinenze di Spilimbergo, in Broyli. Andrea del fu Giacomo Blasii mugnaio da Barbeano si costituisce garante, obbligando un suo campo con piante di viti e alberi nelle pertinenze di Barbeano, in località Dilà del Horto. |
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Testamento |
Identificativo Linzi181 |
Datazione 1538 maggio 11 |
Regesto Simone murario del fu Leonardo di Lucia da Castelnovo abitante a Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto nel cimitero della chiesa di S. Maria di Spilimbergo, accanto alla sepoltura del suocero. Lascia un legato annuo di tre lire di soldi alla chiesa di S. Nicolò di Castelnovo, purché vi si celebrino due messe annue per l’anima sua, della moglie e dei genitori. Al fratello Andrea lascia dieci soldi, nominando sua erede universale la moglie Matiussa del fu Battista di Antonio Canciani de Broilo da Spilimbergo. Infine, egli precisa di aver pagato certi debiti del defunto suocero Battista verso l’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo, verso il nobile Edoardo dei signori di Spilimbergo, Giovanni Daniele di Vincenzo calzolaio, Paolo sarto da Arba abitante a Udine e Simone ebreo da Spilimbergo, e tutto ciò oltre alle spese del vitto del suocero per oltre tre anni. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi182 |
Datazione 1538 ottobre 24 |
Regesto Agostino del fu Giordano de Beccaris da S. Daniele, in qualità di procuratore di donna Carissima, sua suocera, moglie di ser Giovanni Carga, curatrice delle figlie Mattea e Filippa eredi del defunto Paolo ferratore da Spilimbergo, suo primo marito, avuta procura anche da ser Giuseppe del fu Pietro da Lovaria abitante a Udine, altro procuratore delle stesse Mattea e Filippa, vende per ventitré ducati a Giovanni Antonio pellicciaio del fu Giacomo Pinthiaroli da Spilimbergo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e a Giovanni Antonio fabbro del fu Giacomo Caroli, cameraro della fraterna, tutti i diritti che dette eredi possono avere su un orto appartenente alla stessa fraterna, sito presso Spilimbergo, lungo la via per Barbeano, lavorato da Tommaso di Antonio Canciani de Broylo da Spilimbergo. A garanzia di ciò, il procuratore obbliga una sua casa in muratura coperta di coppi, sita a S. Daniele. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi183 |
Datazione 1538 ottobre 24 |
Regesto Agostino del fu Giordano de Beccaris da S. Daniele, in qualità di procuratore di donna Carissima, sua suocera, moglie di ser Giovanni Carga, curatrice delle figlie Mattea e Filippa eredi del defunto Paolo ferratore da Spilimbergo, suo primo marito, avuta procura anche da ser Giuseppe del fu Pietro da Lovaria abitante a Udine, altro procuratore delle stesse Mattea e Filippa, vende per ventitré ducati a Giovanni Antonio pellicciaio del fu Giacomo Pinchiaroli da Spilimbergo, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e a Giovanni Antonio fabbro del fu Giacomo Caroli, cameraro della fraterna, tutti i diritti che dette eredi possono avere su un orto appartenente alla stessa fraterna, sito presso Spilimbergo, lungo la via per Barbeano, lavorato da Tommaso di Antonio Canciani de Broylo da Spilimbergo. A garanzia di ciò, il procuratore obbliga una sua casa in muratura coperta di coppi, sita a S. Daniele.
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi184 |
Datazione 1539 marzo 12 |
Regesto Pietro del fu Pasqualino de Funes de Tarz, nella giurisdizione di Ceneda, abitante a Spilimbergo vende per cinque ducati a Giovanni Antonio del fu Giacomo Pinchiaruli, priore della fraterna di S. Giovanni Battista, e a Giovanni Antonio del fu Giacomo Caroli e Consolato Cacitti da Spilimbergo, camerari della fraterna, la corresponsione di un livello annuo di due quarte di frumento, da pagarsi su una sua casa in muratura coperta di coppi, sita a Spilimbergo nel Borgo di mezzo, confinante con la via pubblica verso oriente, con la casa di Battista Blasii pellicciaio verso mezzogiorno, e con la casa di ser Giovanni del fu ser Bartolomeo da Spilimbergo. |
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Testamento |
Identificativo Linzi185 |
Datazione 1540 febbraio 21 |
Regesto Domenico del fu Lorenzo Gidus da Pinzano, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto nel cimitero della chiesa di S. Martino di Pinzano, nel tumulo dei suoi avi, oppure presso S. Maria di Spilimbergo. Lascia alla chiesa dell’ospedale di S. Giovanni Battista un suo pezzo di terra arativa con piante di viti e alberi sito nelle pertinenze di Pinzano, in località detta In tal Sider, purché la fraterna dia tre lire di soldi a Leonardo del fu Bortolussio suo fratello. Infine, egli nomina suo erede universale lo stesso Leonardo. |
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Locazione |
Identificativo Linzi186 |
Datazione 1540 febbraio 26 |
Regesto Poiché la fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo aveva concesso a livello un certo terreno sito in Forgaria a Giovanni Passut da Tramonti, e siccome vi era stata una lite tra detta fraterna e gli attuali possessori del terreno, vale a dire Gregorio del fu [Cristoforo] Gregori e Filippo del fu Francesco Concina da Clauzetto, ora le parti pervengono ad una nuova locazione. Quindi Battista del fu Giacomo muratore da Spilimbergo, cameraro della fraterna, concede in affitto semplice per nove anni a Gregorio e Bortolo de Roppa, agenti anche a nome di detto Filippo, quattro terreni siti nelle pertinenze di Forgaria: un campo in Aunet, un bearzo in Baiar[din], un prato in Sub Critta, un prato in Lo Pecol. Essi pagheranno alla fraterna un affitto di cinque lire e mezza di soldi e una libbra d’olio nel giorno di Natale. Il successivo 1 marzo, nel castello di Pinzano, Filippo Concina ratifica e approva il nuovo contratto di locazione. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi187 |
Datazione 1542 febbraio 14 |
Regesto Tommaso del fu Leonardo fabbro da Gradisca, anche a nome del fratello Nicolò e della madre Angela, vende per dieci ducati a donna Anna del fu Andrea Rizi, vedova di ser Bernardino di Castellana da Spilimbergo, la corresponsione di un affitto annuo di uno staio di frumento, dovuto da Giacomo e Bernardino del fu Orlando de Petruza da Gradisca su un campo con bearzo piantato sito in Gradisca. Il venditore obbliga in garanzia un campo in quelle pertinenze, in località Coroda. |
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Compravendita |
Identificativo Linzi188 |
Datazione 1543 maggio 26 |
Regesto Domenico del fu Taddeo da Vacile, anche a nome dei fratelli Andrea e Pasquale, vende per cinque ducati a ser Troiano di ser Pietro Cisternini da Spilimbergo, un terreno sito nelle pertinenze di Vacile, nella località detta Lo Campo che fò del Trevelar. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi189 |
Datazione 1543 novembre 19 |
Regesto I fratelli Daniele e Zanino del fu Bartolomeo da Gaio vendono per cinque ducati a ser Giacomo del fu Pietro de Floritis da Spilimbergo la corresponsione di un livello di frumento, da pagarsi sulla loro parte di una casa sita a Spilimbergo, in Borgo nuovo, abitata da Giacomo del fu [...] calzolaio da Spilimbergo, confinante con la via pubblica a oriente, con la casa del fu [...] da Castelnovo a mezzogiorno, con le androne a occidente, e con la casa di Stefano [...]. |
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Testamento |
Identificativo Linzi190 |
Datazione 1544 gennaio 31 |
Regesto Matiussa del fu Battista Canciani da Spilimbergo, vedova di Simone carpentario da Castelnovo, essendo malata, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolta nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo, accanto al marito. Lascia all’ospedale di S. Giovanni Battista la sua casa sita a Spilimbergo, in Borgo nuovo, affinché sia celebrato ogni anno il suo anniversario con cinque messe e veglie. Al nipote Battista del fu Ventura Cacitti lascia il suo letto e la sua parte della casa paterna, sita fuori dalla porta di Spilimbergo, tenuta in affitto da Giacomo del fu Daniele di Giacomo Canciani; dispone quindi altri legati in favore delle nipoti Ciussia, sorella di Battista, Tommasina del fu Leonardo di Michele da Vacile moglie di Stefano de Griglions, Maria di ser Francesco del fu Girolamo da Casarsa abitante a Spilimbergo, e Nida da Sequals abitante a Spilimbergo. Infine, nomina suo erede universale il nipote ser Francesco del fu Girolamo da Casarsa. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi191 |
Datazione 1544 maggio 6 |
Regesto Giovanni del fu Filippo a Sale da Tauriano vende per dieci ducati a prete Franceschino del fu Antonio calzolaio [...], beneficiato nella chiesa della fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, la corresponsione di un livello annuo di uno staio di frumento, da pagarsi nel giorno dell’Assunzione di S. Maria su un terreno nelle pertinenze di Tauriano, in località Campo del Baiarzo. Si costituisce fideiussore Bortolussio del fu Bortolussio da Tauriano, che obbliga un suo campo in quelle pertinenze. |
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